Come azienda che opera nel settore manifatturiero del legno, abbiamo pensato che potesse essere interessare indagare gli scenari lavorativi che ci attenderanno nel prossimo futuro. Per farlo abbiamo interpellato il Dott. Alessio Gnaccarini, Direttore Generale di Cosmob, un centro tecnologico dedicato al settore manifatturiero che opera a livello internazionale, con progetti di ricerca e sviluppo e partner diffusi in tutto il mondo.
Cosmob fornisce soluzioni tecnologiche e servizi per la competitività aziendale a supporto del settore manifatturiero, attraverso un approccio integrato.
Per questo abbiamo coinvolto proprio loro nel cercare di tracciare un panorama quanto più possibile chiaro circa i cambiamenti che dopo l’emergenza Covid-19 attenderanno il settore del legno, in cui anche la nostra azienda opera.
Quando avverrà la ripartenza, come sarà?
Il contesto ad oggi è estremamente complesso ed inedito. L’incertezza sul futuro è pertanto assoluta. Ad oggi è difficile fare previsioni: sui tempi dell’auspicata soluzione dell’emergenza sanitaria, sulla profondità dei cambiamenti nelle relazioni sociali e nelle dinamiche del nostro agire quotidiano, sulle reali possibilità del nostro sistema imprenditoriale di riprendere appieno la propria operosità.
Alla luce delle nuove disposizioni del governo le aziende si stanno preparando ad una riapertura imminente, attrezzandosi ad adottare tutte le misure di sicurezza necessarie; ovviamente la ripartenza sarà graduale e auspichiamo che si possa tornare progressivamente alla piena operatività senza “ricadute”, che starebbe a significare in primis un’attenuazione dell’epidemia e conseguentemente la possibilità di una riprogrammazione di più ampio respiro per le realtà industriali ed artigianali del territorio, duramente colpito dall’epidemia.
Di sicuro, per l’immediato sarà necessario:
– definire Regole certe per la sicurezza sanitaria nei luoghi di lavoro, al fine di permettere alle imprese di organizzare i propri ambienti produttivi, in modo sicuro;
– offrire servizi logistici efficienti, in grado di garantire la sicura mobilità delle persone e delle merci nelle aree industriali;
– garantire supporti finanziari ed economici alle imprese, sia di breve che di medio periodo, per affrontare le fasi dell’emergenza, della ripresa e dello sviluppo.
Fornire un chiaro quadro di certezze è fondamentale per riporre le basi ad un auspicato clima di fiducia sul quale garantire una nuova fase di crescita.
Quali scenari futuri attendono gli addetti del settore legno?
Va detto che la pandemia complica non poco lo scenario del settore manifatturiero che già da prima, nonostante qualche segnale di maggiore dinamismo, registrava un andamento complessivo caratterizzato da molte criticità, denunciando la necessità di una maggiore attenzione da parte dei policy maker.
Le caratteristiche dimensionali delle nostre imprese, per la quasi totalità, micro, piccole e medie, rappresentavano già un freno per sostenere autonomamente la competizione ormai globalizzata.
Tuttavia, fattori come “saper fare”, creatività ed innovazione dei prodotti rimangono tuttora fortemente distintivi e rappresentano il punto di forza su cui orientare il sostegno ed il supporto, essenzialmente tramite nuovi programmi di aiuto al sistema imprenditoriale manifatturiero per accrescerne la competitività.
Ad oggi siamo di fronte ad un dramma di portata globale da affrontare con grande prudenza; lo scenario attuale rappresenta un punto di snodo da cui dovremo necessariamente ripartire e la mutazione del contesto potrà tuttavia rappresentare un’opportunità di rilancio per il sistema Italia; in tal senso, di fondamentale importanza saranno gli aiuti diretti alle imprese, magari con strumenti snelli come il credito d’imposta per la ricerca e sviluppo, a nostro avviso estremamente efficiente ed efficace.
Come si pensa che potranno mutare strategie e modalità di svolgimento del lavoro nel manifatturiero?
Va detto che occorrerà puntare fortemente su innovazione tecnologica, internazionalizzazione, formazione specialistica, qualità, ecc.., ponendo l’accento su valori culturali propri dei nostri sistemi territoriali che fanno il differenziale del nostro Paese.
Tutto ciò sarà basato su strategie necessariamente connesse all’erogazione di servizi tecnologici avanzati, legati alle economie di scala e di specializzazione, che si potrebbero generare proprio all’interno delle filiere produttive manifatturiere in cui sono organizzate le imprese di settore.
Ovviamente, giocherà un ruolo fondamentale la tecnologia e la digitalizzazione dei processi produttivi e più in generale aziendali.
Quale ruolo futuro per gli strumenti tecnologici applicati al nostro settore?
Le nuove tecnologie possiedono già un grande impatto e stanno sempre più caratterizzando le prestazioni funzionali e qualitative dei prodotti del legno-arredo e del sistema moda, inserendoli essi stessi in un contesto sempre più digitalizzato; il cuore della nuova strategia imprenditoriale del prossimo futuro dovrà necessariamente tenere conto di ciò.