A 35 anni dall’inizio dell’attività dell’Azienda Grottaroli, intervistiamo colui che ancora oggi la guida, Fabrizio Grottaroli. Lasciamoci raccontare questa storia di amore per la lavorazione del legno, innovazione e resilienza.

Come è nata l’idea di un’azienda che operasse nel settore legno?

L’idea è nata da mio fratello, Corrado che aveva esperienza nella fabbricazione di infissi in alluminio e che nel 1978 decise di aprire un’attività che si occupava del montaggio di porte e finestre non solo in alluminio, ma anche in legno. I clienti, soddisfatti del suo lavoro, cominciarono a commissionargli anche piccoli mobili in legno, su misura. A questo punto Corrado decise di investire nella realizzazione di una falegnameria. Fu così che l’attività prevalente divenne la produzione di mobili in legno su misura.

Quanti anni avevi quando hai cominciato? Da quale ruolo hai avviato la tua carriera professionale?

Ho iniziato a lavorare con mio fratello dopo la scuola. Era il 1985, avevo 20 anni, e al ritorno dal servizio militare divenni socio. Dopo i primi anni in cui eravamo solo io e Corrado, si rese necessaria l’assunzione di altre persone. Fu a questo punto che ci dividemmo i ruoli: io mi occupai della parte relazionale e commerciale e mio fratello della produzione.

Hai avuto dipendenti che hanno cominciato a lavorare in Azienda dal primo giorno della sua attività e che sono rimasti fino alla pensione?

Sì, il primo dipendente che assumemmo nel 1988 è ancora oggi nella nostra squadra.

Come hai costruito la tua squadra di lavoro?

La squadra è stata costruita piano piano, stando molto attenti alle esigenze del mercato, inserendo di volta in volta le figure che ci mancavano e, quando necessario, offrendo loro un supporto formativo interno. Le caratteristiche che ci colpiscono e riteniamo fondamentali sono: la voglia continua di imparare cose nuove, la predisposizione al lavoro di gruppo, l’umiltà e la capacità di relazionarsi al meglio con gli altri.

Nell’azienda oggi ci sono numerose figure che hanno meno di 35 anni, in percentuale quanti? Che ruoli ricoprono?

Circa il 40% dei nostri dipendenti ha meno di 35 anni e l’età media di tutti i dipendenti è di 39 anni. In tutti i ruoli fondamentali abbiamo inserito persone giovani alle quali riconosciamo tanta voglia di fare ed impegno per una continua crescita sia professionale che umana.

Come è mutato nel corso di 35 anni il panorama del settore dell’arredo legno e come la vostra azienda ha risposto nel tempo a questi cambiamenti?

Occupandoci di realizzazioni in conto terzi siamo sempre molto attenti a ciò che accade attorno a noi e cerchiamo di adattarci alle mutevoli richieste del mercato. All’inizio della nostra attività le lavorazioni erano molto manuali e realizzate grazie a macchinari tradizionali; ci venivano commissionate in gran parte da studi di architettura e da privati. Poi, con l’avvento dei grandi centri commerciali, a metà degli anni ’90, l’arredamento in legno diventò personalizzato ma industrializzato. Ci specializzammo nell’arredo negozi, settore in cui erano richieste sia manualità che attrezzature tecnologiche.

All’inizio degli anni 2000 gli orizzonti dell’azienda continuarono ad espandersi, fino a toccare il mondo dell’arredamento navale in cui precisione, manualità, artigianalità e tecnologia si fondono per dare vita ad arredi in legno di pregio.

L’evoluzione tecnologica stava continuando e decisi di farmi “costruire” un software ad hoc per la progettazione e gestione delle commesse.

Dal 2009 al 2014 l’azienda visse una grande fase di ristrutturazione interna. Un’imponente crisi economica toccò anche il nostro Paese e, mentre la maggior parte delle realtà aziendali arretrava, noi decidemmo di dare una spinta all’innovazione e di investire per accrescere la qualità dell’offerta.

Nel 2015 avviammo una grande ristrutturazione che ci portò ad essere riconosciuti da partner, clienti e fornitori, come una realtà avanzata da un punto di vista tecnologico. Il parco macchinari si arricchì di strumenti sempre più avanzati e performanti.

Nacque l’ufficio marketing per creare ulteriori contatti commerciali ed attuare strategie di comunicazione efficaci. Si implementarono le attività di ricerca e formazione e si assunsero sempre più giovani che portarono con sé idee e novità.

Il mercato, nel frattempo, richiedeva tempi di realizzazione e consegna sempre più veloci e l’azienda si adattò con grande spirito di flessibilità, pur mantenendo gli alti standard qualitativi di sempre. Cominciarono ad arrivare numerose richieste dal mondo di camper e caravan e noi accettammo la sfida: presero il via importanti collaborazioni.

Per mio fratello, Corrado, arrivò il pensionamento dopo tanti anni di lavoro insieme e nella nostra squadra entrò Andrea Zenobi, giovane Ingegnere molto promettente.

Cosa ha caratterizzato e caratterizza ancora oggi l’azienda Grottaroli? In cosa vi distinguete dalle altre aziende dello stesso settore?

Abbiamo il cuore di una piccola azienda fatta di persone che lavorano con passione e sono capaci di esprimere qualità che nell’industria sono difficili da mantenere: disponibilità, flessibilità, consulenza e capacità di risolvere problemi. La nostra azienda è un ibrido tra artigiano e industria, è questo il nostro punto di forza più grande.

Quali obiettivi per il futuro?

Negli ultimi anni abbiamo pianificato e messo le basi per una crescita solida e costante. Gli avvenimenti di questo 2020 hanno un po’ cambiato i nostri obiettivi, ma resta per noi fondamentale trasformare il rapporto con clienti e fornitori in vere e proprie partnership. Questo ci permetterà di far fronte alle nuove richieste del mercato che sta già cambiando e di certo continuerà a farlo.